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GRANDI EVENTI

Presepe vivente


 

IL PRESEPE VIVENTE DI SANGINETO (CS)

Rivivono le tradizioni della società contadina

Galleria fotografica dell'evento


A Sangineto, un comune in provincia di Cosenza, sulla costiera tirrenica, facente parte del Parco Nazionale del Pollino, si svolge un suggestivo Presepe vivente. Lungo un percorso affascinante attraverso i vicoli del centro storico e nei locali (i fondachi) anticamente abitati dalle famiglie, ora in disuso, rivive la civiltà contadina di un tempo con i suoi costumi e le sue tradizioni millenarie.

 

 

Il merito va ai volonterosi giovani della Pro Loco e del Centro “Il Girasole” che, sotto la guida degli anziani, con passione hanno recuperato utensili e strumenti da lavoro utilizzati nei tempi antichi nella vita quotidiana di un borgo di Calabria.

Il merito maggiore sta nel fatto che questo Presepe vivente conserva e tramanda le tradizioni popolari, preservandole dall’estinzione. E non solo, tutta la scenografia ha il grande merito di trasportare il visitatore nei tempi che furono, nella loro semplicità e genuinità, senza forzate imitazioni e finti apparati.

 

 

 

Rivivono gli antichi mestieri. I prodotti tipici del luogo, i salumi, i formaggi, vengono trasformati, utilizzando antiche tecniche, tramandate per generazioni, ed offrono al visitatore l’opportunità di godere di momenti suggestivi, di antichi profumi, in via di estinzione e di assaggiare preparazioni genuine, recuperando antichi sapori, a cominciare dalla polenta con verza e patate, dalla caciotta fresca, il “pallaccio”, dalla ricotta appena cagliata, al pane appena sfornato che ha un profumo particolare, per finire alle crespelle, al baccalà, agli gnocchi ed a tante pietanze succulente e genuine, degne della migliore cucina mediterranea, quindi di grande plauso. I piatti tipici della tradizione vengono offerti per la degustazione ai visitatori.

 

 

 

L’evento religioso, la scena della natività, allestita sul sagrato della chiesa, è molto sentito dalla popolazione ed è seguito con fede e devozione.

Gli abitanti del luogo, giovani e meno giovani diventano attori di un grande palcoscenico: il centro storico. Ma non travisano la realtà, fingendo. I costumi sono quelli indossati dai loro nonni anni fa, gli stessi strumenti utilizzati sono quelli della tradizione contadina.

 

 

E quello che più colpisce è la spontaneità delle scene. Il cestaio intreccia il vimini e dopo alcuni minuti dalle sue esperte mani esce il cesto pronto. Il fabbro batte il ferro arroventato alla fucina.

E tutti in maniera corale contribuiscono alla riuscita di un evento interessante, anche didatticamente. Le nuove generazioni, infatti, hanno l’opportunità di conoscere e fruire con esperienza diretta tradizioni in via di estinzione, oltre che di un momento di forte aggregazione sociale di cui la nostra società consumistica ed egoista ha tanto bisogno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

©  Autore foto: Maria Zanoni - Presepe vivente edizione 2009

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