pubblicato   2020 -   ARTE CULTURA NATURA

IL TEMPIO DI HERA LACINIA A CAPOCOLONNA (CROTONE)

Parco Archeologico di Capo Lacinio


IL TEMPIO DI HERA LACINIA - sul promontorio Lacinio, oggi Capo Colonna, ad Isola Capo Rizzuto (KR) - è quasi completamente distrutto; ne rimane una sola colonna, su un maestoso basamento realizzato su dieci livelli di blocchi squadrati. La sua costruzione risale al VI sec. a. C., ed era il santuario nazionale degli Italioti, il più importante della Magna Grecia. Il Tempio, consacrato ad Hera moglie di Zeus, di ordine dorico, a forma rettangolare, aveva una doppia fila di colonne sui lati corti; le tegole erano di marmo ed era circondato da un muro che serviva a difendere i tesori in esso contenuti (ora conservati nel Museo archeologico nazionale di Crotone). Era famoso per le sue statue e colonne votive d'oro massiccio e per le sue pitture, opera di Zeusi (artista già noto ad Atene intorno al 434-429 a.C), tra cui il ritratto di Elena di Troia, per la realizzazione del quale avevano fatto da modelle le più belle fanciulle di Crotone.

Luogo di culto molto venerato (attivo sino all'età romana), frequentato anche da Pitagora, nel V secolo a.C. divenne sede della Lega Italiota, confederazione a carattere politico e militare che riuniva tutti i Greci d'Occidente. Il santuario rappresentava un riferimento essenziale per la navigazione e un rifugio sicuro, di cui la dea si faceva garante. Hera proteggeva anche la natura e in particolare i bovini, che pascolavano liberamente all'interno del bosco a lei sacro.

Nel XVI sec. le sue colonne, che fino ad allora erano rimaste intatte, furono abbattute, tutte tranne due, per la costruzione di un molo, e per riparazioni alla cattedrale e al palazzo vescovile; infine una delle colonne superstiti crollò per un terremoto nel 1638.

Il sito archeologico, circondato da mura di età romana, presenta resti di altri edifici ed una "Via Sacra" di una sessantina di metri e larga oltre otto. Fuori dal santuario ci sono i resti di diversi ambienti domestici, probabilmente gli alloggi dei sacerdoti, una villa romana e un balneum termale, entrambi risalenti al III secolo d.C.

Nella parte settentrionale dell'area archeologica sono presenti parti di un insediamento di epoca romana. A fianco si trova la Chiesa della Madonna di Capo Colonna, costruita dai monaci basiliani tra l'XI e XII secolo, che ha un ampio sagrato, su cui si affaccia la Torre Nao, fortificazione del XVI secolo, che ospita un Antiquarium. All’ingresso del parco si trova il nuovo Museo Archeologico.

 































il Tempio di Hera in una stampa del '700




foto antica della chiesa della Madonna di Capocolonna





   
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